Mostra dei Presepi a Rosasco L'ANTICA STORIA DEI PRESEPI ROSASCHESI
L'ANTICA STORIA DEI PRESEPI ROSASCHESI CONTINUA
« Maria diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo.»; (Vangelo di Luca, II, 7) Partendo da questo piccolo brano dell'evangelista Luca, da tempo immemore, i Rosaschesi nutrono un particolare fervore per il PRESEPE. Ogni anno oltre ai presepi che ogni singola famiglia compone presso il focolare e i tradizione secolare la realizzazione di praesaepe, dal latino greppia, mangiatoia, per i visitatori del centro lomellina. Tradizione che anche quest'anno viene mantenuta in auge da tre particolari e significative opere che prendono spunto dalle pagine del Vangelo sulla nascita del Cristo. Segnaliamo ai visitatori che queste opere saranno ubicate in tre diversi luoghi per mantenere in sebo le loro singole peculiarità. Uno realizzato dal Maestro Giuseppe Rubin "PRESEPE di PALESTINA" che sarà in visione a partire dal 24 dicembre sino al giorno 8 gennaio, preso la Biblioteca Comunale di Piazza XXVI Aprile 1, consiste in un opera di mirabile ingegno composta da circo 800 statuine e ben 48 movimenti meccanici ed idraulici, che uniti al gioco delle luci trasporta il visitatore all'interno del paesaggio biblico.
Il secondo realizzato dalla Pro loco Rosasco e A.S. presso l'ex peso pubblico al fine della rinnovatissima e sempre suggestiva Piazza XXVI Aprile, con figure a grandezza naturale ove l'emblema della tradizione contadine si fonde con la storia della nascita di Gesù. Ultimo in termini di tragitto preso la Sala Visconti il più tradizionale storico dei presepi, come sempre realizzato dal sacrestano Gian Mario Coppi, erede della tradizione familiare, che mediante l'ausilio di statue seicentesche restaurate con perizia ed amore dal maestro riportate alla loro primaria bellezza segnano un commovente incontro tra futuro, presente e passato dell'arte dei Presepi.