Rosaschesi
SABAJNO Carlo
Carlo Sabajno (1874, Rosasco, Italia - 1938, Milano) è stato un direttore d'orchestra italiano. Dal 1904 al 1932 è stato direttore principale della Gramophone Company e direttore artistico in Italia. Durante la sua carriera, ha diretto alcuni dei primi full-length registrazioni d'opera, la maggior parte con l'orchestra del Teatro alla Scala, Milano.
Nato in una famiglia di proprietari terrieri, Sabajno servito come assistente di Toscanini durante il periodo di quest'ultimo come direttore principale a Torino e anche ivi se stesso. Nel 1904 è stato assunto da Fred Gaisberg come direttore casa italiana della Società Gramophone (un appuntamento che era in effetti l'equivalente degli "Artisti e Repertorio 'gestore di anni dopo) con la responsabilità di tutti gli aspetti della produzione, come la selezione del repertorio e l'impegno degli artisti, oltre che di aver condotto in studio: in Francia il conduttore Piero Coppola ha tenuto una posizione simile. Sabajno si dedicò alla nascente industria discografica e sembra quindi aver condotto poco se non del tutto in una sala da concerto o teatro dell'opera. Ha comunque un po 'di comporre, scrivere canzoni soprattutto per il grammofono.
Per La Gramophone Company Sabajno condotto numerose registrazioni complete delle opere, a partire da Ernani di Verdi nel 1904 e Leoncavallo Pagliacci nel 1907 (anche se quest'ultimo può di fatto sono stati condotti dal suo compositore) e concludendo con Otello di Verdi nel 1932. Ha registrato Rigoletto due volte, nel 1917 e nel 1927, e anche lasciato conti notevoli di Don Pasquale di Donizetti con Tito Schipa, e di Aida di Verdi con Toscanini tenore Aureliano Pertile preferito. E 'stato anche il merito di condurre la registrazione completa di Il trovatore con Pertile, anche se gran parte di questo è stato effettivamente condotto da Gino Nastrucci. In aggiunta a queste e molte altre registrazioni complete opera Sabajno accompagnato i cantanti più importanti del giorno, come Beniamino Gigli, in numerose arie d'opera, e ha condotto numerose opere brevi liriche e orchestrali. Tra queste ultime aperture diverse e passi orchestrali di opere di Wagner, tra cui il 'Liebestod' da Tristano e Isotta, così come il preludio di Catalani lirica Edmea, Chabrier España, Mascagni Danza esotica, l'ouverture di Massenet, Le Roi de Lahore, la ' Nocturne 'e' marcia nuziale 'da Mendelssohn Sogno di una notte di mezza estate, e l'ouverture di Die Zauberflöte di Mozart.
Evidentemente non è un uomo facile andare d'accordo con, Sabajno aveva la reputazione di un temperamento focoso, ma Gaisberg, che lo conosceva bene, lo descrisse come '... dotato di intelligenza acuta, e quando uno ha lavorato con lui ha capito che ogni singolo gesto aveva una ragione. ' Certo, molte delle sue registrazioni, la maggior parte dei quali sono stati realizzati con l'Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, in un momento in cui Toscanini è stato direttore musicale lì, hanno resistito alla prova del tempo. Gaisberg considerato conto Sabajno di Aida di essere l'apice del suo lavoro di registrazione, e continua a figurare nel catalogo.
La Sua immensa discografia
1907 Leoncavallo: Pagliacci - Antonio Paoli, Giuseppina Huguet, Ernesto Badini, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, Milano
1915 Mascagni: Cavalleria rusticana - Georgina Ermolli, Franco Tuminello, Eugenio Perna, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, Milano
1915 Verdi: La traviata - Bevignani Margherita, Franco Tuminello, Ernesto Badini, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, Milano
1916-1917 Verdi: Rigoletto - Giuseppe Danise, Ayres Borghi-Zerni, Carlo Broccardi, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, Milano
1917 Leoncavallo: Pagliacci - Luigi Bolis, Annita Conti, Giuseppe Montanelli, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, Milano
1917 Puccini: La bohème - Gemma Bosini, Remo Andreini, Ernesto Badini, Adalgisa Giana, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, Milano
1918-1919 Puccini: Tosca - Lya Remondini, Carlo Broccardi, Dario Zani, Grande Orchestra e Coro
1919 Puccini: Tosca - Valentina Bartolomasi, Attilio Salvaneschi, Adolfo Pacini, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, Milano
1919 Rossini: Il barbiere di Siviglia - Ernesto Badini, Malvina Pereira, Edoardo Taliani, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, Milano
1919 Verdi: Aida - Valentina Bartolomasi, Enrico Trentini, Rosita Pagani, Adolfo Pacini, Guido Fernandez, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, Milano
1920 Giordano: Andrea Chénier - Luigi Lupato, Valentina Bartolomasi, Adolfo Pacini, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, Milano
1920 - 1930
1920 Gounoud: Faust - Giuliano Romagnoli, Fernando Autori, Gemma Bosini, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, Milano
1927-1928 Verdi: Rigoletto - Luigi Piazza, Lina Pagliughi, Tino Folgar, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, Milano
1928 Puccini: La bohème - Rosina Torri, Aristodemo Giorgini, Ernesto Badini, Thea Vitulli, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, Milano;
1928 Verdi: Aida - Dusolina Giannini, Aureliano Pertile, Irene Minghini-Cattaneo, Giovanni Inghilleri, Luigi Manfrini, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, Milano
1929 Verdi: Requiem - Maria Luisa Fanelli, Irene Minghini-Cattaneo, Franco Lo Giudice, Ezio Pinza, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, Milano
1929 Leoncavallo: Pagliacci - Alessandro Valente, Adelaide Saraceni, Apollo Granforte, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, Milano
1929-1930 Mascagni: Cavalleria rusticana - Delia Sanzio, Giovanni Breviario, Piero Biasini, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, Milano
1929-1930 Puccini: Madama Butterfly - Margaret Burke Sheridan, Lionello Cecil, Ida Mannarini, Vittorio Weinberg, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, Milano
1929-1930 Puccini: Tosca - Carmen Melis, Piero Pauli, Apollo Granforte, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, Milano
1930 - 1932
1930 Verdi: Il trovatore: - Aureliano Pertile, Maria Carena, Irene Minghini-Cattaneo, Apollo Granforte, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, Milano
1930-1931 Verdi: La traviata - Anna Rosza, Alessandro Ziliani, Luigi Borgonovo, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, Milano
1931 Bizet: Carmen '- Gabriela Besanzoni, Piero Pauli, Maria Carbone, Ernesto Besanzoni, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, Milano
1931-1932 Verdi: Otello - Nicola Fusati, Maria Carbone, Apollo Granforte, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, Milano
1932 Donizetti: Don Pasquale - Ernesto Badini, Tito Schipa, Adelaide Saraceni, Afro Poli, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala
BRUSOTTI, Ferdinando
di Enzo Pozzato
BRUSOTTI, Ferdinando. - Nacque a Rosasco, in Lomellina, il 5 nov. 1839 da Luigi e da Carolina Villa. Compiuti gli studi classici presso i padri somaschi a Casale, la famiglia lo convinse a iscriversi alla facoltà di ingegneria di Torino, vincendo le resistenze del B. che avrebbe preferito dedicarsi allo studio della fisica. Laureatosi in ingegneria nel 1864 con una tesi su L'impiego del gas luce come forza motrice applicabile alla piccola industria colla macchina Lenoir o meglio con quella Barsanti e Matteucci, nel 1865 fu chiamato all'insegnamento di disegno di ornato e architettonico all'università di Pavia che impartì ininterrottamente fino al 1895, salvo una breve interruzione nel 1871, quando fu comandato per l'insegnamento della fisica tecnica presso l'università di Roma. Dal 1872 il B. tenne anche l'insegnamento di fisica presso il locale istituto tecnico. Morì a Pavia il 29 dic. 1899.
L'attività del B. ebbe indirizzi sia teorici sia pratici. Le ricerche teoriche, pur non essendo prive di pregio, non ebbero larga risonanza, e si rivolsero principalmente sia alla teoria cinetica della materia che all'elettrostatica realizzando miglioramenti in certi tipi di macchine elettrostatiche. Più larga fama il B. acquisì per le sue realizzazioni pratiche, alcune delle quali ebbero risonanza internazionale: fra queste l'ideazione di una lampadina elettrica contemporaneamente a Edison.
È subito da sottolineare il fatto che la lampadina brusottiana e quella edisoniana erano basate su principi totalmente diversi. È infatti noto che la lampada di Edison (costruita per la prima volta nel 1877) era basata sull'incandescenza di un filamento di carbone (sostituito nel 1879 da un filamento di cotone carbonizzato); la lampadina ideata dal B. (coperta da privativa industriale concessa con decreto 30 nov. 1877 e con decorrenza dal 31 dic. 1877) era invece costituita da una campana di vetro (entro la quale si faceva il vuoto) che conteneva una spirale di platino avvolta intorno a un cilindretto di calce. La spirale di platino era percorsa da corrente ad essa addotta mediante due opportuni morsetti in comunicazione con l'esterno. L'apparecchio era provvisto di un semplice dispositivo di sicurezza atto a interrompere la corrente quando si raggiungevano condizioni tali da minacciare la fusione del filo di platino; tale dispositivo (anch'esso ideato dal B.) era costituito essenzialmente da una lamina bimetallica che si fletteva per effetto dell'aumento della temperatura, determinando, oltre certi valori di freccia, la derivazione di una parte della corrente elettrica su un circuito derivato.
In seguito il B. apportò miglioramenti alla sua lampadina, sostituendo al filamento di platino un filamento di carbone, e alla campana un globo di vetro munito di collo, attraverso il quale uscivano i due capi del filo. Tali erano le lampade che furono presentate alla Società di incoraggiamento di Milano il 25 febbr. 1879.
Gli esperimenti continuarono finché il B. non fu informato dei risultati ottenuti da Edison con filamenti di cotone carbonizzato; giudicando di non poter competere con l'inventore americano (dati anche gli scarsi mezzi fornitigli dalla Società di incoraggiamento), egli non rinnovò il suo brevetto, che giunse così a scadenza il 31 dicembre 1880. Di tale decisione ebbe più tardi a pentirsi quando, il 1º maggio 1882, non poté soddisfare le richieste dell'industriale americano H. Orth, che gli chiedeva la cessione o la concessione del brevetto.
Tra le altre applicazioni pratiche del B. sono da ricordare, oltre ai già citati perfezionamenti a macchine elettrostatiche. l'ideazione di un indicatore elettrico del livello dell'acqua nei fiumi, il perfezionamento dell'anemometrografo Parnisetti (l'apparecchio fu premiato con medaglia d'oro all'esposizione di Alessandria del 1870), un nuovo tipo di igrometro. Degne di menzione sono inoltre le esperienze di comunicazioni telefoniche eseguite nel 1874 dal B. con apparecchi da lui stesso costruiti e condotte servendosi della linea telegrafica ferroviaria Pavia-Lomello. Tale comunicazione telefonica (km 36,5) era per quel tempo un risultato notevole; si ricorda, infatti, che la domanda di brevetto di Meucci è del 1871, e che A. G. Bell ed E. Gray depositarono le loro domande (per brevetti sostanzialmente identici) il 14 febbr. 1876. Tali sistemi consentivano comunicazioni telefoniche a brevissima distanza e solo nel 1877, negli U.S.A., si riuscì ad effettuare una comunicazione telefonica su una distanza di 22 chilometri.
Sul muro di una casa a Rosasco (PV) è affissa questa lapide in memoria di Ferdinando Brusotti (A121) precursore di Edison nell'invenzione della lampadina ad incandescenza.
La foto, fatta con una macchinetta di fortuna non è molto nitida, ma appena possibile spero di recarmi a Rosasco per rifarla.
La dicitura sulla targa dice:
CON REFERENTE ORGOGLIO
ROSASCO QUI RICORDA IL NOME
DEL
PROF. FERDINANDO BRUSOTTI
PRECURSORE DI EDISON NELL'INVENZIONE
DELLA
LAMPADA ELETTRICA AD INCANDESCENZA
NATO IN QUESTA CASA IL 5 NOVEMBRE 1839
MORTO IN PAVIA IL 29 DICEMBRE 1899
DATA DEL BREVETTO 30 NOVEMBRE 1877
APRILE 1930
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La critica
La pittura dell'artista rosaschese non rispecchia il dato reale ma ricerca in forme nuove, espressioni ed aspetti che si diversificano passando attraverso preziosità calligrafiche, ridondanze della contemplazione panica.
I suoi quadri rappresentano non un modo per viverci, ma sembrano antenne le cui complicazioni acquistano una eccessiva, storicamente, determinazione: flora e fauna d'un regno fascinoso, vivo, pieno di movimento e animazione.
Verso rive sconosciute va questa pittura che non misura il rischio e non teme la tempesta. Miraggi, dolci ritorni, abbandonati all'ombra limpida del giorno o della notte, cose che non è necessario conoscere.
Pittura drammatica, staccata dal tempo e dallo spazio, edera che si abbarbica all'occhio, alle sensazioni, ai sentimenti e li fa trasalire.
Colori sciolti nel ritmo, arditi nelle immagini, naturali e spontanei ma vicini alla forza benefica del silenzio.
Colori protetti dall'anima costante e invincibile. Schietti, nitidi, scolpiti, densi, ricchi, trepidi.
Le figure sembrano colte nel rimpianto del tempo, tra venti e aromi, vibranti intimità di accento.
Pittura, quindi, solo sognata nel respiro ampio della tensione, dove passa il fremito di una "felicità pura" che gli uomini non sanno trovare. Felicità tanto perfetta, coloristicamente, da essere irraggiungibile... e solo sognata.
Hanno parlato di Giovanni Bossi periodici come: Arte e cultura; La Provincia Pavese; L'Informatore Lomellino; L'Araldo; Il Giorno; L'Informatore Vigevanese; L'Eco di Sannazzaro; L'Aurora della Lomellina
La critica, dovrebbe smetteredi sprecare fiumi di inchiostro, tempo e tonnellate di carta togliendo la vita a migliaia di alberi e di conseguenza ossigeno a questa nostra martoriata terra, per scrivere recensioni con migliaia di parole e paroloni. I veri artisti non ne hanno bisogno, sono le loro opere a parlare, a suscitare emozioni con armonie di forme, colori e invenzioni. L'amico Giovanni ne è l'esempio. Le sue opere affondano "come le ancora secolari quercie". Le sue radici nel fertile terreno della storia. Basta guardarle per capire che non hanno bisogno di nessun commento. Almeno questo è quello che io penso.
Un Amico
"Non c'è cielo abbastanza per contenere la fuga immensa delle sue stelle, nè pergolati per appendervi all'alba le mie ghirlande di sogni"
Prof. G. dell'Orbo
"Non c'è mai un momento in cui tu possa dire: ho lavorato bene e domani è domenica. Come ti fermi ricominci. Puoi lasciare da parte un quadro e giurare che non ci metterai più mano, ma non puoi mai dire la parola: fine"
Le mie opere
Le estemporanee https://www.giovannibossi.com/Le%20estemporanee.html
Pitture murali - Affreschi - Trompe l'oeil https://www.giovannibossi.com/Pitture%20murali%20-%20Affreschi%20-%20Trompe%20l'oeil.html
Le Meridiane https://www.giovannibossi.com/Le%20Meridiane.html
I Rest aurihttps://www.giovannibossi.com/I%20Restauri.html
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