Rosaschesi

 

SABAJNO Carlo

 

Carlo Sabajno (1874, Rosasco, Italia - 1938, Milano) è stato un direttore d'orchestra italiano. Dal 1904 al 1932 è stato direttore principale della Gramophone Company e direttore artistico in Italia. Durante la sua carriera, ha diretto alcuni dei primi full-length registrazioni d'opera, la maggior parte con l'orchestra del Teatro alla Scala, Milano.

Nato in una famiglia di proprietari terrieri, Sabajno servito come assistente di Toscanini durante il periodo di quest'ultimo come direttore principale a Torino e anche ivi se stesso. Nel 1904 è stato assunto da Fred Gaisberg come direttore casa italiana della Società Gramophone (un appuntamento che era in effetti l'equivalente degli "Artisti e Repertorio 'gestore di anni dopo) con la responsabilità di tutti gli aspetti della produzione, come la selezione del repertorio e l'impegno degli artisti, oltre che di aver condotto in studio: in Francia il conduttore Piero Coppola ha tenuto una posizione simile. Sabajno si dedicò alla nascente industria discografica e sembra quindi aver condotto poco se non del tutto in una sala da concerto o teatro dell'opera. Ha comunque un po 'di comporre, scrivere canzoni soprattutto per il grammofono.

Per La Gramophone Company Sabajno condotto numerose registrazioni complete delle opere, a partire da Ernani di Verdi nel 1904 e Leoncavallo Pagliacci nel 1907 (anche se quest'ultimo può di fatto sono stati condotti dal suo compositore) e concludendo con Otello di Verdi nel 1932. Ha registrato Rigoletto due volte, nel 1917 e nel 1927, e anche lasciato conti notevoli di Don Pasquale di Donizetti con Tito Schipa, e di Aida di Verdi con Toscanini tenore Aureliano Pertile preferito. E 'stato anche il merito di condurre la registrazione completa di Il trovatore con Pertile, anche se gran parte di questo è stato effettivamente condotto da Gino Nastrucci. In aggiunta a queste e molte altre registrazioni complete opera Sabajno accompagnato i cantanti più importanti del giorno, come Beniamino Gigli, in numerose arie d'opera, e ha condotto numerose opere brevi liriche e orchestrali. Tra queste ultime aperture diverse e passi orchestrali di opere di Wagner, tra cui il 'Liebestod' da Tristano e Isotta, così come il preludio di Catalani lirica Edmea, Chabrier España, Mascagni Danza esotica, l'ouverture di Massenet, Le Roi de Lahore, la ' Nocturne 'e' marcia nuziale 'da Mendelssohn Sogno di una notte di mezza estate, e l'ouverture di Die Zauberflöte di Mozart.

Evidentemente non è un uomo facile andare d'accordo con, Sabajno aveva la reputazione di un temperamento focoso, ma Gaisberg, che lo conosceva bene, lo descrisse come '... dotato di intelligenza acuta, e quando uno ha lavorato con lui ha capito che ogni singolo gesto aveva una ragione. ' Certo, molte delle sue registrazioni, la maggior parte dei quali sono stati realizzati con l'Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, in un momento in cui Toscanini è stato direttore musicale lì, hanno resistito alla prova del tempo. Gaisberg considerato conto Sabajno di Aida di essere l'apice del suo lavoro di registrazione, e continua a figurare nel catalogo.

La Sua immensa discografia

1907 Leoncavallo: Pagliacci - Antonio Paoli, Giuseppina Huguet, Ernesto Badini, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, Milano

1915 Mascagni: Cavalleria rusticana - Georgina Ermolli, Franco Tuminello, Eugenio Perna, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, Milano

1915 Verdi: La traviata - Bevignani Margherita, Franco Tuminello, Ernesto Badini, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, Milano

1916-1917 Verdi: Rigoletto - Giuseppe Danise, Ayres Borghi-Zerni, Carlo Broccardi, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, Milano

1917 Leoncavallo: Pagliacci - Luigi Bolis, Annita Conti, Giuseppe Montanelli, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, Milano

1917 Puccini: La bohème - Gemma Bosini, Remo Andreini, Ernesto Badini, Adalgisa Giana, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, Milano

1918-1919 Puccini: Tosca - Lya Remondini, Carlo Broccardi, Dario Zani, Grande Orchestra e Coro

1919 Puccini: Tosca - Valentina Bartolomasi, Attilio Salvaneschi, Adolfo Pacini, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, Milano

1919 Rossini: Il barbiere di Siviglia - Ernesto Badini, Malvina Pereira, Edoardo Taliani, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, Milano

1919 Verdi: Aida - Valentina Bartolomasi, Enrico Trentini, Rosita Pagani, Adolfo Pacini, Guido Fernandez, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, Milano

1920 Giordano: Andrea Chénier - Luigi Lupato, Valentina Bartolomasi, Adolfo Pacini, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, Milano

1920 - 1930

1920 Gounoud: Faust - Giuliano Romagnoli, Fernando Autori, Gemma Bosini, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, Milano

1927-1928 Verdi: Rigoletto - Luigi Piazza, Lina Pagliughi, Tino Folgar, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, Milano

1928 Puccini: La bohème - Rosina Torri, Aristodemo Giorgini, Ernesto Badini, Thea Vitulli, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, Milano;

1928 Verdi: Aida - Dusolina Giannini, Aureliano Pertile, Irene Minghini-Cattaneo, Giovanni Inghilleri, Luigi Manfrini, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, Milano

1929 Verdi: Requiem - Maria Luisa Fanelli, Irene Minghini-Cattaneo, Franco Lo Giudice, Ezio Pinza, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, Milano

1929 Leoncavallo: Pagliacci - Alessandro Valente, Adelaide Saraceni, Apollo Granforte, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, Milano

1929-1930 Mascagni: Cavalleria rusticana - Delia Sanzio, Giovanni Breviario, Piero Biasini, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, Milano

1929-1930 Puccini: Madama Butterfly - Margaret Burke Sheridan, Lionello Cecil, Ida Mannarini, Vittorio Weinberg, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, Milano

1929-1930 Puccini: Tosca - Carmen Melis, Piero Pauli, Apollo Granforte, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, Milano

1930 - 1932

1930 Verdi: Il trovatore: - Aureliano Pertile, Maria Carena, Irene Minghini-Cattaneo, Apollo Granforte, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, Milano

1930-1931 Verdi: La traviata - Anna Rosza, Alessandro Ziliani, Luigi Borgonovo, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, Milano

1931 Bizet: Carmen '- Gabriela Besanzoni, Piero Pauli, Maria Carbone, Ernesto Besanzoni, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, Milano

1931-1932 Verdi: Otello - Nicola Fusati, Maria Carbone, Apollo Granforte, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, Milano

1932 Donizetti: Don Pasquale - Ernesto Badini, Tito Schipa, Adelaide Saraceni, Afro Poli, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala

 

 

BRUSOTTI, Ferdinando

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 14 (1972)
 

di Enzo Pozzato

BRUSOTTIFerdinando. - Nacque a Rosasco, in Lomellina, il 5 nov. 1839 da Luigi e da Carolina Villa. Compiuti gli studi classici presso i padri somaschi a Casale, la famiglia lo convinse a iscriversi alla facoltà di ingegneria di Torino, vincendo le resistenze del B. che avrebbe preferito dedicarsi allo studio della fisica. Laureatosi in ingegneria nel 1864 con una tesi su L'impiego del gas luce come forza motrice applicabile alla piccola industria colla macchina Lenoir o meglio con quella Barsanti e Matteucci, nel 1865 fu chiamato all'insegnamento di disegno di ornato e architettonico all'università di Pavia che impartì ininterrottamente fino al 1895, salvo una breve interruzione nel 1871, quando fu comandato per l'insegnamento della fisica tecnica presso l'università di Roma. Dal 1872 il B. tenne anche l'insegnamento di fisica presso il locale istituto tecnico. Morì a Pavia il 29 dic. 1899.

L'attività del B. ebbe indirizzi sia teorici sia pratici. Le ricerche teoriche, pur non essendo prive di pregio, non ebbero larga risonanza, e si rivolsero principalmente sia alla teoria cinetica della materia che all'elettrostatica realizzando miglioramenti in certi tipi di macchine elettrostatiche. Più larga fama il B. acquisì per le sue realizzazioni pratiche, alcune delle quali ebbero risonanza internazionale: fra queste l'ideazione di una lampadina elettrica contemporaneamente a Edison.

È subito da sottolineare il fatto che la lampadina brusottiana e quella edisoniana erano basate su principi totalmente diversi. È infatti noto che la lampada di Edison (costruita per la prima volta nel 1877) era basata sull'incandescenza di un filamento di carbone (sostituito nel 1879 da un filamento di cotone carbonizzato); la lampadina ideata dal B. (coperta da privativa industriale concessa con decreto 30 nov. 1877 e con decorrenza dal 31 dic. 1877) era invece costituita da una campana di vetro (entro la quale si faceva il vuoto) che conteneva una spirale di platino avvolta intorno a un cilindretto di calce. La spirale di platino era percorsa da corrente ad essa addotta mediante due opportuni morsetti in comunicazione con l'esterno. L'apparecchio era provvisto di un semplice dispositivo di sicurezza atto a interrompere la corrente quando si raggiungevano condizioni tali da minacciare la fusione del filo di platino; tale dispositivo (anch'esso ideato dal B.) era costituito essenzialmente da una lamina bimetallica che si fletteva per effetto dell'aumento della temperatura, determinando, oltre certi valori di freccia, la derivazione di una parte della corrente elettrica su un circuito derivato.

In seguito il B. apportò miglioramenti alla sua lampadina, sostituendo al filamento di platino un filamento di carbone, e alla campana un globo di vetro munito di collo, attraverso il quale uscivano i due capi del filo. Tali erano le lampade che furono presentate alla Società di incoraggiamento di Milano il 25 febbr. 1879.

Gli esperimenti continuarono finché il B. non fu informato dei risultati ottenuti da Edison con filamenti di cotone carbonizzato; giudicando di non poter competere con l'inventore americano (dati anche gli scarsi mezzi fornitigli dalla Società di incoraggiamento), egli non rinnovò il suo brevetto, che giunse così a scadenza il 31 dicembre 1880. Di tale decisione ebbe più tardi a pentirsi quando, il 1º maggio 1882, non poté soddisfare le richieste dell'industriale americano H. Orth, che gli chiedeva la cessione o la concessione del brevetto.

Tra le altre applicazioni pratiche del B. sono da ricordare, oltre ai già citati perfezionamenti a macchine elettrostatiche. l'ideazione di un indicatore elettrico del livello dell'acqua nei fiumi, il perfezionamento dell'anemometrografo Parnisetti (l'apparecchio fu premiato con medaglia d'oro all'esposizione di Alessandria del 1870), un nuovo tipo di igrometro. Degne di menzione sono inoltre le esperienze di comunicazioni telefoniche eseguite nel 1874 dal B. con apparecchi da lui stesso costruiti e condotte servendosi della linea telegrafica ferroviaria Pavia-Lomello. Tale comunicazione telefonica (km 36,5) era per quel tempo un risultato notevole; si ricorda, infatti, che la domanda di brevetto di Meucci è del 1871, e che A. G. Bell ed E. Gray depositarono le loro domande (per brevetti sostanzialmente identici) il 14 febbr. 1876. Tali sistemi consentivano comunicazioni telefoniche a brevissima distanza e solo nel 1877, negli U.S.A., si riuscì ad effettuare una comunicazione telefonica su una distanza di 22 chilometri.

Sul muro di una casa a Rosasco (PV) è affissa questa lapide in memoria di Ferdinando Brusotti (A121) precursore di Edison nell'invenzione della lampadina ad incandescenza.

La foto, fatta con una macchinetta di fortuna non è molto nitida, ma appena possibile spero di recarmi a Rosasco per rifarla.

La dicitura sulla targa dice:

 

CON REFERENTE ORGOGLIO
ROSASCO QUI RICORDA IL NOME

DEL

PROF. FERDINANDO BRUSOTTI

PRECURSORE DI EDISON NELL'INVENZIONE

DELLA

LAMPADA ELETTRICA AD INCANDESCENZA

NATO IN QUESTA CASA IL 5 NOVEMBRE 1839

MORTO IN PAVIA IL 29 DICEMBRE 1899

DATA DEL BREVETTO 30 NOVEMBRE 1877

APRILE 1930

 


 

Augusta Bariona

Notizia biografica

Augusta Mariateresa Bariona è nata a Milano. In famiglia le è trasmesso l’amore per l’arte: la madre è scultrice, lo zio è stato un importante collezionista di arte contemporanea. Dopo il liceo si iscrive alla facoltà di Filosofia; in seguito frequenta e conclude il corso di Marketing e Comunicazione presso lo IED e lavora per grandi agenzie di pubblicità. Negli anni ’80, vive in barca a vela e riprende la pittura, cui si è sempre dedicata. Nel ’91 un incidente stradale dà una svolta alla sua vita: comincia un percorso di ricerca spirituale, studia il pensiero di R.Steiner: la pedagogia e l’antroposofia. E’ organizzatrice della storica compagnia teatrale milanese per ragazzi “Teatro del Sole”(attiva fin dal ’71). Nel ’96, apprende la tecnica dell’acquerello, la pittura con colori alimentari e inizia il ciclo dei collages con la carta velina. Dal 2000 inizia a praticare la meditazione. un importante punto di svolta nella sua vita. La Meditazione come Trasformazione Alchemica interiore.

Dal 2002 al 2005 frequenta e termina con successo gli studi presso l’Accademia San Luca di Belle Arti (di indirizzo steineriano) ispirata al pensiero di Beuys. Perfeziona la pittura a olio e il collage

Con Donata Rudelli pubblica “Lavoroscopo”, Guida Galattica di astrologia aziendale, Ed. Resistenza umana, Milano 2008.  Precedentemente crea alcuni librini con l’amico Alberto Casiraghi, edizioni Pulcinoelefante.

Vive a Rosasco, nella campagna pavese, dove ha il suo studio. Coltiva l’astrologia e la scrittura.

Tra le  sue passioni : la Poesia, i viaggi, la fotografia, la vela. i gatti.  

MOSTRE

Collettive:

-        2006 “Donne”, Piano bar “Soul to soul” – Milano

-        2007 “Fil Rouge”, Galleria “Casa d’arte” – Vercelli

-        2010 “Arte tra Natura e Meditazione” Sala Visconti -Rosasco ( Pv)

-        2010 “Stemperando” Biblioteca Universitaria Torino mostra itinerante  anche a Cosenza e a Roma sino al marzo 2011

-        2010 “Arte in Vigevano” Cavallerizza del Castello –               Vigevano (Pv)                (catalogo disponibile)

-        2011 “Femminile come Arte” Rosasco

-        2011 “ La lomellina vista dagli occhi delle donne” Sartirana Lomellina

-        2011 dicembre con “gruppo 7” – “Quando l’acqua unisce l’Arte” Tortona .

-        2012 gennaio con “gruppo 7” – “Quando l’acqua unisce l’Arte” Stradella (Pavia).

-        2012 maggio “ Naturalia- paesaggio e biodiversità”  Sartirana Lomellina (Pavia).

-        2012 novembre “Arte in Vigevano” Cavallerizza del Castello –              Vigevano (Pv)                (catalogo disponibile)

-        -2013 marzo  “Femminile come Arte” Presso “Spazio B” palazzo sanseverino a Vigevano ( Pavia)

 

 

 

 

Personali

 

-        2004 “Paesaggi di carta”, Libreria “Il Portolano” - Camogli

-        2005 “Paesaggi interiori”, Libreria “Il Portolano” - Camogli

-        2008   “Velario” galleria “Casa d’arte” - Vercelli                                             (catalogo disponibile)

-        2012 maggio con Francesco Contiero “PIOGGIA DI STELLE” lavoro monumentale, permanente, murale di pittura e scultura a Rosasco. (catalogo disponibile).

-        2013 febbraio/aprile espone: “ Alluminio 2012”

            all’Holiday Inn Hotel di Assago ( Milano)Notizia biografica

 

Augusta Mariateresa Bariona è nata a Milano. In famiglia le è trasmesso l’amore per l’arte: la madre è scultrice, lo zio è stato un importante collezionista di arte contemporanea. Dopo il liceo si iscrive alla facoltà di Filosofia; in seguito frequenta e conclude il corso di Marketing e Comunicazione presso lo IED e lavora per grandi agenzie di pubblicità. Negli anni ’80, vive in barca a vela e riprende la pittura, cui si è sempre dedicata. Nel ’91 un incidente stradale dà una svolta alla sua vita: comincia un percorso di ricerca spirituale, studia il pensiero di R.Steiner: la pedagogia e l’antroposofia. E’ organizzatrice della storica compagnia teatrale milanese per ragazzi “Teatro del Sole”(attiva fin dal ’71). Nel ’96, apprende la tecnica dell’acquerello, la pittura con colori alimentari e inizia il ciclo dei collages con la carta velina. Dal 2000 inizia a praticare la meditazione. un importante punto di svolta nella sua vita. La Meditazione come Trasformazione Alchemica interiore.

Dal 2002 al 2005 frequenta e termina con successo gli studi presso l’Accademia San Luca di Belle Arti (di indirizzo steineriano) ispirata al pensiero di Beuys. Perfeziona la pittura a olio e il collage

Con Donata Rudelli pubblica “Lavoroscopo”, Guida Galattica di astrologia aziendale, Ed. Resistenza umana, Milano 2008.  Precedentemente crea alcuni librini con l’amico Alberto Casiraghi, edizioni Pulcinoelefante.

Vive a Rosasco, nella campagna pavese, dove ha il suo studio. Coltiva l’astrologia e la scrittura.

Tra le  sue passioni : la Poesia, i viaggi, la fotografia, la vela. i gatti.  

 

     all’Holiday Inn Hotel di Assago ( Milano) 

HOLIDAY INN HOTEL, ASSAGO (MI)

 
 
 
 
 
 
 

Alluminio 2012. Opere pittoriche


SINTESI DEL COMUNICATO STAMPA

Alluminio 2012. Un'artista che scava con sicurezza in un mondo espressivo che si e' costruito attraverso esperienze di studio, di lavoro e di vita. Vi trova lo spazio per campitura pittoriche ampie, di colori profondi morbidi e spesso austeri. Alluminio per la luce esterna, contorno essenziale, sofferto, battuto, inchiodato e, nello stesso tempo, armonioso. Inaugurazione sabato 2 febbraio dalle 15 alle 17.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

"Fermarsi a contemplare un quadro è come vedere la propria anima riflessa in uno specchio. Guardare l'artista negli occhi ci si sente denudati dal suo sguardo e i tuoi segreti cadono come foglie d'autunno.ROSASCO - Riscoprire i valori di un tempo, con la “Sagra del Riso Novello 2011”

Essa è collocata, anzi è stata realizzata direttamente, sul grande muro di via Angelo Beia (angolo via Madonna), misura 9x3,70 metri e sarà inaugurata sabato 26 maggio alle ore 18 alla presenza del sindaco avv. Roberto Scheda e del presidente dell'Inac (Istituto nazionale d'arte contemporanea) Anselmo Villata. L’opera rappresenta una porzione di cielo che accoglie i corpi celesti visibili nella notte di San Valentino in quel punto geografico ed è la mappa del macrocosmo che si fissa nel microcosmo, catturando la Galassia, le stelle e le loro formazioni.
Essendo San Valentino il Patrono di Rosasco, in questo modo gli artisti hanno inteso anche porre il paese sotto la perenne protezione del cielo, congelando tempo e spazio di un attimo propizio per l’eternità, oltre che arricchire con una grande opera d’arte il loro territorio.
Pittura e scultura si uniscono per questo scopo; pigmenti blu che, in una suggestiva campitura notturna, creano il cielo annullando la fisicità del muro e aprendo all’infinito lo sguardo degli occhi e dell’anima, mentre acquistano vita gli astri lucenti e specchianti di alluminio, collocati specularmente rispetto alla volta celeste.
Per l’occasione, Verso l’Arte Edizioni ha appunto pubblicato un libro ricco di fotografie del lavoro in fieri e terminato, accompagnate dai testi di Giovanna Barbero, Augusta Bariona, Francesco Contiero.
Scrive, tra l’altro, Augusta Bariona: “…Un lavoro per la base con un colore blu, scuro come la notte fonda, per sostenere la luce di una galassia estesa, una miriade di stelle, più di seicento, e le costellazioni importanti per gli autori e per il terso cielo di febbraio. Imparare a conoscere i metalli, alluminio, ottone, acciaio, ferro, lavorati a mano, apprendere a conoscere il cielo e i miti che lo compongono. Annusare come comunicare nel modo giusto il proprio punto di vista, quali stelle scegliere, se aggiungere una cometa sfavillante e una bella Luna argentata. …”.
Rosasco è un piccolo comune della Lomellina (647 abitanti) a quattro chilometri da Langosco e Robbio, 7 da Palestro, 8 da Candia, passando in provincia di Alessandria a km. 13 da Villanova Monferrato e in quella di Vercelli, a 14 da Stroppiana.

Lavoroscopo. Guida galattica di astrologia aziendale Pioggia di stelle a Rosasco

 
 
 
BOSSI GIOVANNI 
https://www.giovannibossi.com

Pensiero d'artista

L'Arte è espressione, passione.

Da quando frequentavo le scuole elementari ho sempre avuto questa passione per la pittura; conservo tutt'ora i miei primi disegni, i miei primi quadri datati 1974.

Ho avuto diverse proposte per proseguire gli studi in campo artistico, ma purtroppo i miei genitori non avevano la possibilità di mantenermi, per cui ho dovuto ripiegare sul lavoro che tutt'ora svolgo: l'operaio metalmeccanico.

A causa di ciò in questi anni ho avuto qualche vuoto nella mia pittura, poichè il lavoro in fabbrica assorbe molto del mio tempo.

Ho iniziato la mia carriera artistica partecipando a piccole esposizioni e concorsi, ottenendo, malgrado le mie prime esperienze un po' deludenti, dei buoni risultati; ancora oggi comunque sono orgoglioso, nel bene e nel male, di tutte le mie opere, poichè esse sono espressione di me stesso, e sono state create senza mai avere l'ausilio e la guida di un insegnante.

La mia istruzione artistica si e basata sulla continua frequentazione di mostre, rassegne, gallerie d'arte, dove ho potuto confrontare il mio lavoro e la mia tecnica con quello di altri pittori magari più affermati.

Proprio grazie a queste esperienze sono arrivato alla maturazione della mia pittura, che si basa sull'intima esigenza di plasmare non solo i colori ma anche la materia, quale il gesso, la calce, il legno, il cemento che diventano non solo il supporto ma parte integrante dei miei dipinti. Mi piace lavorare all'aperto, dipingendo meridiane, trompe l‘oeiI, pitture murali; non ho alcuna preferenza nei soggetti, poiché la mia ispirazione è aperta a tutto ciò che vedo, immagino e ricordo: paesaggi, nature morte, viaggi, impressioni…

La mia passione sarà sempre I'affresco; le sensazioni e il calore che mi danno le terre e i colori che penetrano nella calce fresca... credo che siano cose che non potrò mai tralasciare.

Per questo non abbandonerò mai la strada che ho scelto, e non dipingerò mai un palmo di tela solo per vendere un quadro.

Ha preso parte a numerose manifestazioni artistiche nazionali ed internazionali conseguendo numerosi premi e riconoscimenti.

 

Pensiero

"Fermarsi a contemplare un quadro è come vedere la propria anima riflessa in uno specchio. Guardare l'artista negli occhi ci si sente denudati dal suo sguardo e i tuoi segreti cadono come foglie d'autunno.ROSASCO - Riscoprire i valori di un tempo, con la “Sagra del Riso Novello 2011”


I premi

"La pittura di Giovanni Bossi è continuamente sottoposta al nobile incalzare dell'invenzione, ora nitida, densa di strati che si compenetrano e si fondono in un continuo riproporsi di percezione, fantasia, calcolo e rituale, in una allegoria del compiersi, compenetrata d'estasi, nel vario appalearsi delle tinte dal senso a un incredibile sfumato.

E noi, come in un agguato, a coglierla."

Giuseppe Dell'Orlo

Di seguito le premiazioni di Giovanni Bossi (clicca sull'immagine per i dettagli):

Premi

Mentre di seguito le sue esposizioni

 

Uno spazio di tempo... come un battito di ciglia.

La mia passione l'Arte.

Giovanni Bossi

 

 

La critica

La pittura dell'artista rosaschese non rispecchia il dato reale ma ricerca in forme nuove, espressioni ed aspetti che si diversificano passando attraverso preziosità calligrafiche, ridondanze della contemplazione panica.

I suoi quadri rappresentano non un modo per viverci, ma sembrano antenne le cui complicazioni acquistano una eccessiva, storicamente, determinazione: flora e fauna d'un regno fascinoso, vivo, pieno di movimento e animazione.

Verso rive sconosciute va questa pittura che non misura il rischio e non teme la tempesta. Miraggi, dolci ritorni, abbandonati all'ombra limpida del giorno o della notte, cose che non è necessario conoscere.

Pittura drammatica, staccata dal tempo e dallo spazio, edera che si abbarbica all'occhio, alle sensazioni, ai sentimenti e li fa trasalire.

Colori sciolti nel ritmo, arditi nelle immagini, naturali e spontanei ma vicini alla forza benefica del silenzio.

Colori protetti dall'anima costante e invincibile. Schietti, nitidi, scolpiti, densi, ricchi, trepidi.

Le figure sembrano colte nel rimpianto del tempo, tra venti e aromi, vibranti intimità di accento.

Pittura, quindi, solo sognata nel respiro ampio della tensione, dove passa il fremito di una "felicità pura" che gli uomini non sanno trovare. Felicità tanto perfetta, coloristicamente, da essere irraggiungibile... e solo sognata.

 

Hanno parlato di Giovanni Bossi periodici come: Arte e cultura; La Provincia Pavese; L'Informatore Lomellino; L'Araldo; Il Giorno; L'Informatore Vigevanese; L'Eco di Sannazzaro; L'Aurora della Lomellina

 

La critica, dovrebbe smetteredi sprecare fiumi di inchiostro, tempo e tonnellate di carta togliendo la vita a migliaia di alberi e di conseguenza ossigeno a questa nostra martoriata terra, per scrivere recensioni con migliaia di parole e paroloni. I veri artisti non ne hanno bisogno, sono le loro opere a parlare, a suscitare emozioni con armonie di forme, colori e invenzioni. L'amico Giovanni ne è l'esempio. Le sue opere affondano "come le ancora secolari quercie". Le sue radici nel fertile terreno della storia. Basta guardarle per capire che non hanno bisogno di nessun commento. Almeno questo è quello che io penso.

Un Amico

 

"Non c'è cielo abbastanza per contenere la fuga immensa delle sue stelle, nè pergolati per appendervi all'alba le mie ghirlande di sogni"

Prof. G. dell'Orbo

"Non c'è mai un momento in cui tu possa dire: ho lavorato bene e domani è domenica. Come ti fermi ricominci. Puoi lasciare da parte un quadro e giurare che non ci metterai più mano, ma non puoi mai dire la parola: fine"

Le mie opere

Le estemporanee  https://www.giovannibossi.com/Le%20estemporanee.html

Pitture murali - Affreschi - Trompe l'oeil https://www.giovannibossi.com/Pitture%20murali%20-%20Affreschi%20-%20Trompe%20l'oeil.html

Le Meridiane https://www.giovannibossi.com/Le%20Meridiane.html

I Rest auri https://www.giovannibossi.com/I%20Restauri.html

Tecnica mista https://www.giovannibossi.com/Tecnica%20mista.html

Sculture https://www.giovannibossi.com/Sculture.html

Indirizzo e-mail: MaestroGiovanniBossi@gmail.com

 

 


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